Chi sono. Fotografo a Venezia


Ciao a tutti, sono Lana e adesso vi racconto la mia storia. 

    Non vi dirò che fin da piccola sognavo di diventare una fotografa, perché non è così. Sognavo di fare la stilista-designer, in quanto amavo molto disegnare, letteralmente giorni e notti a disegnare con  tutto ciò che potevo. La fotografia era presente nella mia vita come qualcosa di magico. Il fatto è che fin da piccola mi piaceva da matti sviluppare la pellicola insieme a papà. Lo facevamo in un piccolo bagno dove sulla lavatrice c’erano contenitori con la soluzione di sviluppo e una piccola lampadina dipinta di rosso. Ricordo ancora l’odore della carta e dello sviluppatore e la lentezza con cui apparivano le immagini. Per me era una vera magia e probabilmente uno dei miei ricordi d’infanzia più forti. 

     Più tardi, quando avevo circa 10 anni, ho avuto la mia prima macchina fotografica Olympus con la quale ho scattato tantissime immagini! Ho ancora molti album fotografici di quegli anni e li sfoglio con un sorriso e un po' di nostalgia. Poi è arrivata la fotocamera digitale e poco dopo i telefoni hanno sostituito le nostre macchine fotografiche. 

     A 22 anni sono tornata a fotografare con la macchina fotografica, avendo ricevuto in regalo la mia prima reflex. Era qualcosa di nuovo, perché la qualità delle immagini era molto diversa, la fotocamera stessa nelle sue capacità, era un nuovo amore. Purtroppo, qualche anno più tardi, impantanata dal lavoro/viaggio e dagli studi paralleli nell’istruzione superiore, corsi di arabo, non ho più trovato il tempo per questo hobby. 


Chi sono. Fotografo a Venezia


  Così, anni dopo, rimango a casa in maternità e inizio a fotografare molto mio figlio. All’inizio scattavo con il mio telefono, poi mi sono ricordata di avere una reflex ed ecco che ho iniziato. Ho sentito il bisogno di seguire dei corsi di fotografia dei bambini e l’ho fatto. C’è di più! Per il mio compleanno ho ricevuto una nuova reflex e non sono riuscita a smettere. Corso dopo corso, tanti tutorial, podcast, mentoring… Ho fotografato parenti, conoscenti, colleghi finché un giorno ho deciso di trasformare quello che pensavo fosse un hobby in una professione. 

   Ora posso dire che sto facendo ciò che amo e che ogni scatto mi dà una carica emotiva incredibile. 

   Mi piace molto aiutare i miei clienti a scegliere le immagini migliori per il servizio fotografico, ci conosciamo prima dell’incontro, discutiamo tutte le sfumature e lo «scenario» del servizio, così quando ci incontriamo, non c’è il momento imbarazzante dell’incontro tra sconosciuti e iniziamo subito a «creare». 

   Sono una persona molto socievole e mi trovo molto bene sia con gli adulti che con i più piccoli durante lo shooting. Tutti i servizi fotografici con me sono facili, si scherza, si passeggia e si chiacchiera, e nel frattempo riesco a catturare quei momenti veri. Dopo il servizio fotografico sento sempre la frase «come è volato il tempo!», che è molto importante, significa che vi siete divertiti senza pensare alle pose. 

   Beh, ho già scritto troppo, avrei dovuto scrivere solo un paio di paragrafi, ma qualcosa è andato storto.

   Se siete arrivati fin qui è probabile che ci vedremo per un servizio fotografico che lascerà un ricordo non solo a voi ma anche ai vostri figli.


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